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La manipolazione e l’uso improprio dell’informazione. Il neocolonialismo mediatico, il caso della  GUINEA EQUATORIALE




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La manipolazione e l’uso improprio dell’informazione.

Il neocolonialismo mediatico, il caso della 

GUINEA EQUATORIALE

Cari Amici,

in questa epoca caratterizzata dalle falsità diffuse tramite internet, dove dominano influencer improbabili che tra un balletto e una faccia piena di tatuaggi hanno l’ambizione di insegnarci come si vive, dove i nostri valori tradizionali vengono calpestati e pare che l’unica cosa importante sia l’immagine, i media vengono utilizzati anche per motivi molto più gravi.

Una bugia ripetuta più volte, ripresa e amplificata da altri, spesso in buona fede, rischia purtroppo di trasformarsi in verità e essere utilizzata come fonte di informazione.

Finché questo modo di agire riguarda futilità, pur rimanendo un fatto grave, può suscitare al massimo qualche risata e la smentita degli interessati, ma nel momento in cui media moderni e il web vengono utilizzati per cercare di ostacolare lo sviluppo di intere nazioni, la questione assume aspetti molto più preoccupanti.

Desidero portare alla vostra attenzione un caso veramente emblematico dell’utilizzo distorto dell’informazione a scopo politico.

Il caso della Guinea Equatoriale.

Vi invito a cercare informazioni su internet a proposito di questo Paese.

Troverete sicuramente alcune notizie negative a proposito della Guinea Equatoriale .

Si parla di sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e di una grave situazione sociale nel Paese, si critica il fatto  che il Presidente sia al potere da molti anni, senza dire che è stato regolarmente eletto nel rispetto del diritto costituzionale nazionale, quasi come se la continuità  fosse una colpa e non invece un valore di stabilità.

Insomma la Guinea Equatoriale viene descritta praticamente come un Inferno di soprusi e violenza.

Siamo sicuri che la situazione sia proprio cosi?

Perché questo accanimento mediatico  nei confronti di un paese straniero? 

Che mezzi abbiamo per verificare l’attendibilità di queste notizie ripetute  sempre più spesso?

Nessuna possibilità, siamo costretti a prendere per buone queste informazioni, tanto più che vengono validate da organizzazioni internazionali ufficiali e sedicenti tali .

Come sapete, ho avuto molte esperienze in diversi paesi africani; sono certo, infatti, che ricorderete le iniziative della Fondazione nella Repubblica Democratica del Congo, in Nigeria, in Costa d’Avorio e la campagna che per i diritti umani in Sudan a sostegno del Governo che ha portato all’eliminazione della pena di morte per apostasia, all’eliminazione dell’infibulazione femminile e molto altro.

Proprio in virtù della mia profonda conoscenza dell’Africa, ho voluto andare personalmente a fondo nella questione riguardante la Guinea Equatoriale in quanto alcune cose mi suonavano molto stonate.

Il mio desiderio di approfondire la conoscenza del Paese e verificare le informazioni circolanti su internet si è presentata a seguito di un invito a visitare il Paese fattomi dal Ministro delle Infrastrutture ed Opere Pubbliche della Guinea Equatoriale per poter visionare le opere infrastrutturali eseguite negli ultimi anni.

Nei giorni scorsi ho accettato l’invito del Ministro e mi sono recato in Guinea.

Le informazioni tratte dal web mi avevano indotto a pensare alla Guinea Equatoriale come a un Paese molto difficile e sottosviluppato, con una dittatura che opprime la popolazione e con evidenti problemi sociali e di ordine pubblico, abitato da gente disperata, in pratica un paese africano come tutti gli altri.

Giunto sul posto mi sono dovuto completamente ricredere: ho trovato infatti un luogo molto ordinato, con infrastrutture modernissime di alto livello, assolutamente paragonabili a quelle del Nord Europa, con un elevato livello di manutenzione,  inimmaginabile in Africa.

La manutenzione delle opere pubbliche, curate nel dettaglio, compresa l’impeccabile cura del verde pubblico, la qualità dei veicoli circolanti quasi tutti di recente produzione e non i soliti rottami che si trovano in Africa, l’educazione degli utenti della strada che guidano rispettando le norme e senza usare ininterrottamente il clacson, l’assenza di mendicanti che prendono d’assalto i veicoli ai semafori cercando di vendere le più svariate mercanzie,circostanze scontate da noi, ma impossibili da trovare in Africa. 

Vi assicuro che non esagero se paragono la capitale Malabo all’americana Miami o alle città della riviera francese.

Si potrebbe pensare che la situazione sia cosi solo nella capitale per fare buona impressione agli stranieri. Devo ammettere che anch’io, inizialmente, ho avuto lo stesso pensiero, ma nel corso della mia permanenza, autonomamente e non accompagnato dalle autorità, ho potuto visitare gran parte dell’isola e rendermi conto come,quanto visto nella capitale, fosse una costante ovunque. Inoltre in un paese che si dice retto da una dittatura ci si aspetterebbe di trovare posti di blocco e presenza di polizia e militari ovunque, ma in Guinea Equatoriale non è cosi. 

Avendo girato il mondo per la fondazione, allo scopo di verificare situazioni difficili riguardo al rispetto dei diritti umani, ed avendo quindi maturato una certa esperienza, posso certamente assicurare che in questo Paese non si ha nessuna percezione di questo.

Perché allora questa stridente divergenza tra quanto diffuso dai mezzi di informazione e la realtà ?

Cerchiamo di analizzare le informazioni che ci giungono confrontandole con fatti oggettivi e numerici.

Una delle maggiori critiche alla Guinea Equatoriale riguarda la lunga permanenza in carica del Presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo.

E’ facile per chi non conosce la cultura africana e la sua complessa realtà dubitare che un capo di stato possa rimanere al potere per cosi tanti anni in maniera lecita, ma non è cosi.

La continuità di governo in Africa non solo è pratica diffusa ma addirittura auspicabile, è l’unico modo per potere affrontare un programma di sviluppo a lungo termine, ovviamente se tale continuità deriva da una volontà popolare. 

In Guinea Equatoriale, contrariamente ad altre nazioni dove la continuità deriva da mancanza di elezioni, il Presidente è stato eletto dal popolo nel rispetto delle leggi costituzionali, l’ultima volta pochi mesi fa.

Ovviamente non mancano le accuse di brogli elettorali, ma questa è una costante che caratterizza le elezioni in moltiPaese del mondo, basti ricordare la polemica tra l’ex presidente degli Stati Uniti Trump e il suo successore Biden.  

Segnaliamo che durante lo svolgimento delle ultime elezione, gli osservatori internazionali non hanno evidenziato nessuna grave violazione del processo elettorale.

La cultura  e la tradizione africane affidano al capo di stato non solo i compiti istituzionali, ma tendono ad affidare a lui ogni aspetto della guida della Nazione, quasi come se fosse il capo tribu’, un capofamiglia che deve vigilare sul paese

Se si guarda quindi la situazione sotto questa luce, le cose assumono un aspetto diverso.

Ogni cultura ha il proprio modo di intendere la vita pubblica e il ruolo del capo di stato e noi  non abbiamo certo il diritto di criticare situazioni che non conosciamo.

Ogni volta che il cosiddetto Occidente ha cercato, con presunzione, di esportare il proprio modello di democrazia ha finito per creare disastri irreparabili.

Che dire allora di Paesi come la Cina, dove è stato recentemente abolito il limite al mandato presidenziale consentendo al leader Xi Jinping di rimanere in carica a vita ?

O vogliamo parlare del livello di democrazia della Turchia e del suo presidente che ha sterminato l’opposizione in seguito a un improbabile colpo di stato e che dichiaratamente vorrebbe ricostruire una area di influenza turca che ricalchi l’impero ottomano?

La verità è che questa disparità di giudizio verso diverse nazioni è determinata dal potere economico e di pressione che esse possano esercitare sulle nazioni dell’Occidente.

Sempre per mancanza di conoscenza della realtà, vengono mosse delle accuse  ai presidenti africani per il fatto che controllino tutti gli apparati dello stato.

Analizzare questo fatto alla luce di quanto affermato sopra del ruolo globale che un capo di stato è chiamato ad avere nella cultura africana, fa facilmente comprendere che il controllo dei vari apparati dello stato è esattamente quello che le popolazioni africane si aspettano dal loro Presidente, il quale rimane per loro l’unico riferimento riconoscibile. 

Ciò non rappresenta quindi un fattore negativo in Africa: egli si assume l’onere di verificare ogni cosa perché è lui che ne risponde al popolo.

Il Presidente Obiang Nguema Mbasogo in Guinea fa esattamente questo, sovrintende personalmente anche alla progettazione delle infrastrutture oltre che alla loro programmazione, e lo fa sin nei più piccoli dettagli come ad esempio verificare che le opere vengano ben eseguite recandosi personalmente nei cantieri. 

Nella visione occidentale tale meticolosità potrebbe apparire assurda, ma vedendo il livello delle opere pubbliche equato guineane in confronto quelle di altri paesi della zona, si può affermare che stia facendo un ottimo lavoro.

In pratica il Presidente si comporta come il presidente del consiglio di amministrazione di una grande azienda tenuto a rispondere dei risultati ottenuti direttamente agli azionisti che in questo caso sono il popolo dalla Guinea.

L’operato di un politico, nel rispetto delle più elementali norme di civiltà e correttezza va analizzato in base ai dati di fatto. 

Cerchiamo quindi di fare un bilancio dell’attività del Presidente della Guinea Equatoriale durante gli anni del suo mandato, facendo una breve sintesi storica.

Quando è salito in carica nel 1979, il Presidente si è trovato a gestire uno dei Paesi più poveri del Mondo, completamente privo di infrastrutture e di servizi al cittadino, attualmente la Guinea Equatoriale è il Paese con il reddito pro capite più alto del continente africano, addirittura più alto di alcuni Paesi europei come ad esempio la modernissima Polonia.

L’attuale politica sociale del Paese ha fatto scendere l’analfabetismo dal 73% al 4,7% (dati index mundi)  e instaurato  l’obbligo scolastico, gratuito, dai 6 ai 14 anni.

Sono in corso importanti lavori per migliorare la distribuzione dell’acqua potabile e presto tutta la popolazione ne potrà disporre.

In Guinea Equatoriale non vi sono problemi nella distribuzione dell’energia elettrica, contrariamente a tutti gli altri Paesi della regione.

Il Paese ha un debito estero praticamente inesistenze ed un bilancio nazionale in attivo, cosa assolutamente unica in Africa e rarissima nel mondo intero, questo le permette di gestire la propria politica economica ed estera in maniera indipendente non avendo debiti significativi, nemmeno di riconoscenza, con nessun paese straniero.

Sottolineiamo un altro fatto inedito per il continente africano, la Guinea Equatoriale è un Paese pacifico, infatti non è mai entrato in guerra nella sua storia e le spese militari sono una parte trascurabile nel bilancio della nazione.

Proprio per evidenziare questa propensione alla pace la nuova capitale in costruzione si chiamerà Ciudad de la Paz.

La Guinea Equatoriale è un Paese a maggioranza cattolica, ma c’e un grande rispetto ed integrazione verso le altre religioni presenti nel paese.

Recentemente Teodoro Nguema Obiang Mangue, Vice Presidente della Guinea Equatoriale, è stato ricevuto da Papa Francesco in Vaticano e tutti sappiamo che il Pontefice fa molta attenzione nel scegliere le persone a cui dare udienza.

Ci preme sottolineare una cosa fondamentale e poco nota di questo Paese.

La Guinea è conosciuta per essere il terzo esportatore di petrolio africano, dopo Nigeria e Angola, ma il prodotto più importante che il Paese  esporta, e lo fa a titolo gratuito e a beneficio di tutto il mondo è un’altra. 

L’aria . 

La parte continentale della Guinea Equatoriale è la più grande foresta pluviale tropicale incontaminata del continente, il vero polmone verde dell’Africa.

Questa zona del Paese è ricchissima di materie prime, ma per decisione del Presidente, le attività estrattive non verranno consentite sino a quando non sarà individuata una modalità di lavorazione e di controllo che garantisca il rispetto dell’ambiente e delle biodiversità.

Vi possiamo assicurare che le richieste di concessioni minerarie da parte di società di tutto il mondo sono moltissime, soprattutto quelle dei soliti cinesi che hanno ridotto l’Africa a un colabrodo .

Il paese sta puntando sul turismo e il vicepresidente si sta impegnando molto per far conoscere le straordinarie bellezze del Paese.

Quello che per altre zone del mondo sarebbe definito un miracolo economico e sociale, per la Guinea non viene nemmeno preso in considerazione dai mezzi di informazione internazionale e quindi rimane sconosciuto al Mondo.

Ci si chiede allora il motivo di questo comportamento dei media nei confronti di questo Paese.

La risposta, a mio avviso, è abbastanza semplice.

Una nazione economicamente indipendente, pacifica, con una continuità di governo che permette lo sviluppo e la stabilità potrebbe risultare insopportabile a qualche grande potenza mondiale che si trova di fatto senza armi di pressione sul Paese e ciò potrebbe essere un pericoloso esempio di indipendenza reale per altri della regione.

Uno dei Paesi dal quale arrivano spesso notizie fuorvianti sulla Guinea Equatoriale è la Francia, paese che ha anche mosso delle accuse verso esponenti politici equato guineani e non si sa nemmeno con quale autorità essendo ovviamente la Guinea una nazione Sovrana e Indipendente.

La Francia, una nazione che dell’impoverimento e dello sfruttamento dell’Africa ha fatto la sua ricchezza. La Francia che con il Franco CFA da decenni continua ad esercitare il suo potere coloniale e a decidere la politica monetaria di molti Paese africani ricattandoli e privandoli, di fatto, della propria autonomia finanziaria. 

La stessa Francia che con la sua compagnia elettrica nazionale , la potentissima EDF, Energie de France, monopolizza lo sfruttamento dei giacimenti di uranio in Niger per alimentare le centrali nucleari francesi e vendere energia alle altre nazioni europee, lasciando che in Niger l’80% della popolazione non abbia accesso all’elettricità . 

Si critica inoltre la trasparenza della pubblica amministrazione della Guinea.

Ogni Paese deve affrontare questo problema e certamente anche la Guinea Equatoriale sta facendo la sua lotta alla corruzione, ma sentire queste critiche provenire dall’Europa, baluardo di civiltà e di rispetto delle leggi, soprattutto in questo momento, sembra davvero una grande ipocrisia.

L’Europa che vede il suo Parlamento decapitato e la sua Vice presidente in carcere per corruzione insieme a molti parlamentari per aver sostenuto il falso in merito al Quatar, paese che ha violato sistematicamente i diritti umani provocando la morte di migliaia di persone nei cantieri per la costruzione degli impianti sportivi e delle infrastrutture per i mondiali di calcio dello scorso anno

Siamo sicuri che l’Europa abbia ancora l’autorità morale per criticare gli altri Paesi?

Scherzando per sdrammatizzare verrebbe da pensare che Il presidente della Guinea Equatoriale ha forse commesso un errore. 

Se invece di impiegare i capitali provenienti dal petrolio per costruire infrastrutture, rendendo cosi disponibile la ricchezza del Paese al suo popolo, li avesse usati per corrompere i membri del parlamento europeo, di certo la sua immagine internazionale sarebbe oggi molto diversa e probabilmente avrebbero anche assegnato alla Guinea i prossimi Campionati Mondiali di calcio.

Io ritengo che la Guinea Equatoriale meriti di essere considerata per quello che davvero è : un Paese libero, democratico, economicamente indipendente, pacifico, sicuro, in una zona geopolitica molto complicata e come tutti i paesi è certamente migliorabile ma ha una stabilità di governo che permetterà di farlo. 

Abbiamo portato alla vostra evidenza la storia della Guinea Equatoriale e lo faremo prossimamente per altri Paesi per fare emergere la incredibile discrepanza che passa tra quanto ci viene proposto dai mezzi di informazione e quella che invece è la realtà. 

Continuiamo a gridare a gran voce di verificare le notizie che leggete nel web in maniera critica e a mente libera.

Se questo puo succedere addirittura a una nazione come la Guinea Equatoriale un giorno potrebbe accadere a voi stessi, chi viene preso di mira dai mass media, soprattutto quelli virtuali, non ha nessuna possibilità di scampo, viene triturato e ricoperto di fango dalle informazioni manipolate .

Tengo a sottolineare che né la Fondazione Novae Terrae, né tantomeno il suo Presidente e i membri del Consiglio di Amministrazione hanno interessi, accordi o contratti nel Paese e che non abbiamo mai ricevuto finanziamenti dalla Guinea Equatoriale o da soggetti ad essa riconducibili. Assumendoci la responsabilità di quanto scritto, possiamo assicurarvi che corrisponde alla verità per quanto da noi rilevato.

Vi ringraziamo del tempo dedicatoci e rimaniamo a disposizione di chi volesse approfondire i temi e vi invitiamo a considerare la Guinea Equatoriale come meta per le vostre vacanze poiché è un paese meraviglioso, molto sicuro, dispone di tutte le strutture ed infrastrutture necessarie ed è soprattutto popolato da brava gente.

Febbraio 2023

         Il Presidente

Emanuele Gianmaria Fusi



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